Entso-E l’associazione dei gestori di reti di trasmissione europei (TSO) ha pubblicato, come di consueto, il rapporto intitolato “Scenario Outlook & Adequacy Forecast (SO&AF) 2015” in cui cerca di individuare in maniera precisa quali saranno le risorse necessarie a mantenere in sicurezza il sistema elettrico europeo nel prossimo futuro formulando previsioni che si spingono fino al 2025. Le previsioni vengono effettuate secondo due diversi scenari (uno scenario A più conservativo, uno scenario B con le migliori previsioni dei TSO ed in sostanza con una maggiore penetrazione di fonti rinnovabili, a pag. 11 del report la descrizione precisa dei due scenari).
Al 2020 Entso-e prevede che in Europa la domanda massima di potenza elettrica crescerà meno di quanto previsto nel rapporto dello scorso anno, attestandosi a valori compresi tra 548 e 549 GW, la domanda di picco crescerà a 574-576 GW nel 2025. La domanda di energia elettrica avrà una crescita media pari all0 0,8% tra 2016 e 2025 con un aumento dei consumi europei di 248 TWh. La capacità di generazione complessiva in Europa sarà compresa tra 1.052 GW (Scenario A) e 1.167 GW (scenario B), con un aumento medio annuo dello 0,4% (A) o dell’1,5% (B) rispetto ai 1014-1026 GW attuali. Le previsioni di potenza installata da fonti rinnovabili indicano (scenario B) livelli di crescita elevati, al 2025 in Germania si prevede l’installazione di quasi 140 GW di FER complessivi, in Italia circa 60 GW, una potenza installata simile è prevista anche in Francia e Spagna.
Nel prossimo decennio Entso-E prevede un calo complessivo della capacità di generazione da fonti fossili, che passerà dai 400 GW previsti per il 2016 a 344-365 GW nel 2025 a seconda degli scenari considerati. Secondo lo scenario B solo le unità alimentate a gas naturale, in grado di fare da backup alla crescente potenza da rinnovabili intermittenti, potranno vedere in valore assoluto una crescita della potenza installata (+22 GW) tra 2016 e 2025. Una forte riduzione nella potenza disponibile viene individuata anche per la fonte nucleare che vedrà un calo di circa 20 GW nel prossimo decennio.
Nel prossimo decennio Entso-E prevede invece una notevole crescita della capacità di generazione da fonti rinnovabili (RES), che passerà dai 410-419 GW previsti per il 2016 a 518-604 GW nel 2025 a seconda degli scenari considerati. L’incremento della potenza eolica installata nel decennio 2016-2025 sarà compreso tra 58 e 113 GW, l’incremento del fotovoltaico tra 39 e 52 GW. Biomasse ed idroelettrico cresceranno molto meno rispettivamente di 4-8 GW e di 3-9 GW a seconda degli scenari.
Entro il 2025 ben 22 paesi avranno un livello di penetrazione della potenza prodotta da FER intermittenti (per lo più eolico e fotovoltaico) su base oraria superiore al 50%. Otto paesi ( DE, DK , GB , GR , IE , NI , NL e PT ) raggiungeranno una penetrazione pari al 100%, si veda il grafico accanto. Tuttavia, precisa Entso-e, va notato che questo risultato non significa che il 100% di penetrazione avverrà contemporaneamente per questi otto paesi nella stessa ora dello stesso giorno. L’Italia nel 2025 si fermerà ad una penetrazione massima oraria da FER non programmabili appena inferiore al 90%.
Una differenza così consistente tra domanda di potenza (circa 560 GW) e capacità di generazione complessiva (circa 1100 GW) può essere spiegata dal fatto che più del 40% della capacità totale è definita non disponibile (capacità non utilizzabile, centrali in riparazione, sostituzione combustibile nucleare o capacità di riserva). Le fonti rinnovabili hanno un fattore di disponibilità molto più basso rispetto alle fonti fossili e quindi una marcata crescita di potenza rinnovabile installata non si riflette in un aumento di potenza disponibile o meglio di quella Reliable Available Capacity (RAC) che deve poter garantire la fornitura in ogni possibile condizione e che deve comunque essere superiore ai livelli massimi di domanda previsti.
Il numero di paesi che dipendono da importazioni di energia elettrica per mantenere l’adeguatezza del proprio sistema elettrico (in blu nell’immagine) aumenterà tra il 2016 e il 2025, mostrando il ruolo crescente degli scambi transfrontalieri nel mantenere l’adeguatezza del sistema elettrico Paneuropeo. Ad esempio nel 2020 la Germania in condizioni estreme avrà bisogno di importazioni nei mesi di gennaio, febbraio e dicembre. Questa è una tendenza correlata con la chiusura delle centrali convenzionali prevista nel 2020. Inoltre nel 2025 le importazioni saranno necessarie anche in condizioni meno estreme correlate con una maggiore penetrazione delle energie rinnovabili.
Per l’Italia Terna prevede un aumento dell’1% annuo della domanda elettrica. Il picco della potenza richiesta si è spostato in estate e negli ultimi anni è diminuito come valore massimo, ma nel prossimo decennio si prevede una crescita della domanda di picco.
Secondo Entso-e la potenza disponibile in Italia si è ridotta negli ultimi due/tre anni a causa di: 1) aumento della penetrazione delle fonti rinnovabili, 2) Incertezza sull’evoluzione della domanda, 3) Mancanza di efficienti segnali a lungo termine per gli investimenti.
Per il prossimo decennio Entso-e si attende per l’Italia una riduzione ulteriore nella capacità disponibile e dall’altro lato non è prevista la costruzione di nuovi impianti convenzionali. Ma Entso-e indica che i nuovi meccanismi di remunerazione della capacità che si stanno sviluppando in Italia potrebbero invertire questo trend.
A causa della diminuzione della capacità disponibile ci potrebbero essere per il nostro Paese rischi di riduzione dei margini di adeguatezza nei prossimi anni, nei momenti di punta potranno anche manifestarsi, in condizioni particolari, margini negativi: dal 2025 secondo lo scenario B, oppure a partire dal 2020 nello scenario più conservativo (Scenario A), come indicato nel grafico qui sotto riportato.